mercoledì 28 luglio 2010

Cielo stellato.

Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento (Giacomo 1:17).

Ci ritroviamo nuovamente nel periodo vacanziero, e molti si stanno preparando o organizzando per le attesissime ferie estive. Purtroppo un italiano su due dovrà rinunciare alla partenza. Come ricordato l‘anno scorso, in questo periodo è molto facile dimenticarsi di Colui che ci ha donato la vita. Desideravo, pertanto, invitare tutti i lettori ad alcune riflessioni.
Chi di noi non si è fermato almeno una volta a osservare un cielo stellato? Tutti, penso. A occhio nudo riusciamo a vedere all’incirca tremila stelle, ma la nostra galassia ne conta almeno cento miliardi. Uscendo sul balcone di casa riesco ogni sera ad ammirare il cielo, pertanto, mi ritrovo quasi ogni volta di fronte l’Orsa Maggiore, visibile grazie al fatto che vivo in una zona poco urbanizzata. Dall’angolo del medesimo balcone riesco ad ammirare l’Orsa Minore, e nelle notti molto chiare e poco illuminate dalla luna, è visibile addirittura la Via Lattea.
Quest’estate provate ad ammirare il cielo stellato contemplandone la bellezza, poi considerate l’ordine che esiste nell’universo, le leggi che governano i movimenti delle stelle e delle galassie. Queste opere non testimoniano che Dio “È il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe”? L’infinità dell’universo non ci parla dell’eternità? Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile (Isaia 40:28). L’universo non è uno spazio sprecato, l’infinità, oltre che parlarci dell’eternità, ci mostra anche un Suo attributo, ossia, l’amore: Da tempi lontani il SIGNORE mi è apparso. "Sí, io ti amo di un amore eterno; …. (Geremia 31:3). Il Suo amore è eterno, ossia, infinito nel senso matematico. Ma chi crede nell’amore di Dio spesso non condivide la giustizia divina. È difficile accettare un Dio d’amore e un Dio che esercita la propria giustizia, molte volte ingiusta agli occhi degli uomini. Il Pentateuco mostra tutto il rigore divino. Sembra quasi che il Creatore, prima di riportarlo nelle Sacre Scritture, lo abbia descritto e mostrato nelle leggi fisiche.
Queste’estate quando ammirerete il cielo stellato ricordativi che riuscite a contemplare lo spettacolo soltanto perché esistono delle leggi istituiti da Dio. Immaginatevi, per esempio, un universo privato della legge di gravitazione universale, pensate che la terra sarebbe vivibile e il cielo così bello come lo è oggi? No, assolutamente! È possibile osservare la bellissima volta celesta unicamente poiché il Creatore istituì le leggi fisiche che regolano la nostra realtà.
Sicuramente alcuni penseranno che la propria vita non è così serena da spingerli ad alzare la testa per osservare un cielo notturno di quest’estate. Ebbene, il Creatore è Colui il quale: …. protegge i forestieri, sostenta l'orfano e la vedova, ma sconvolge la via degli empi (Salmi 146:9). Forse chi legge l’odierno post è un extracomunitario lontano dagli affetti, o qualcuno che ha perso il marito e padre dei propri figli, non vi sgomentate, anche se sarete stanchi delle difficoltà della vita il Signore oggi ti incoraggia affermando che: …. dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato (Isaia 40:29). Sapessi quante volte mi sono rivolto a santi e santini, replicheranno alcuni, ma come considerato in questi post, dobbiamo riconoscere che tra Dio e l’uomo non c’è mediatore all’infuori di Gesù Cristo. Pertanto l’invito oggi giunge proprio da Dio: …. invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai" (Salmi 50:15). Egli desidera soltanto che: Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in piú (Matteo 6:33). Questo è l’invito del Signore, scoprirai che Egli: ….. è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia" (Sofonia 3:17). E dopo aver riconosciuto in Lui il proprio Salvatore ti rivolgerà queste parole: Ma ora cosí parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! (Isaia 43:1).
Purtroppo, la realtà sociale mostra un aspetto diverso, molti guardando il cielo si sono piegati alla creatura anziché al Creatore: …. hanno mutata la verità di Dio in menzogna, ed hanno adorata e servita la creatura, lasciato il Creatore, che è benedetto in eterno. Amen (Romani 1:25). Quindi, l’invito odierno è: quando quest’estate ammirerete il cielo stellato ricordatevi del vostro Creatore, rammentandovi che la creazione mostra oltre al Suo amore il rigore, particolarità che Egli, prima di averla descritta nella Bibbia, scrisse e mostrò nei cieli attraverso le leggi fisiche che permettono la sussistenza della nostra realtà.
Buone vacanze a tutti, Dio ci benedica!

mercoledì 14 luglio 2010

Grazie a Dio!

Salmo di Davide. Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza. Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.

Desideravo ringraziare il Signore per avermi regalato il quinto anno di vita, e per aver restituito ai miei figli il papà che cinque anni fa camminò nella valle dell'ombra della morte uscendone indenne. Il Salmo in epigrafe fu l’ultimo pensiero che la mia mente ricorda prima di scendere nella fossa. E il seguente Salmo esprime bene ciò che accadde: O SIGNORE, tu hai fatto risalir l'anima mia dal soggiorno dei morti, tu m'hai ridato la vita perché io non scendessi nella tomba (Salmi 30:3). Dio ci continui a benedire!