Ultimamente mi sono imbattuto in questa notizia, la
quale riporta i risultatati di un sondaggio che ha avuto per oggetto gli
"eroi mondiali di sempre" . La ricerca è stata effettuata su un
campione di settemila universitari. Leggendo l'articolo noterete che Gesù
ricopre il sesto posto della classifica. Beh, essendo cresciuto in una società
laica e civilmente evoluta, non è che sia
rimasto sorpreso dai risultati, tuttavia, ritengo che le conclusioni evidenzino
nient'altro che l'aridità spirituale della nostra società.
IL CREATORE
Questo blog è uno spazio dedicato a Colui che “ È il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe” (Giobbe 9:9).
domenica 31 maggio 2015
mercoledì 25 dicembre 2013
Il solito Natale?
Oggi è Natale. Sicuramente
milioni di bambini spacchetteranno con tanta frenesia e gioia i propri regali. Purtroppo, come ogni anno, molte persone non riusciranno nemmeno a reperire un pasto
caldo. E la maggioranza delle persone non comprende nemmeno che cosa significa
lo scambio di doni. Il Natale dovrebbe ricordarci che “Dio ha tanto amato il
mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non
perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). I bambini che oggi riceveranno
un regalo non sono stati certamente sempre buoni in quest’anno, ma nonostante le marachelle,
i genitori non hanno negato un regalo ai figli, perché sono animati dall'amore. Ecco, il Natale dovrebbe rammentarci che “Dio invece
mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). L’uomo non meritava
nulla perché “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani
3:23). L’avvento di Cristo, che oggi molti celebrano, dovrebbe ricordarci l’immenso
e immeritato amore di Dio. Auspico che questa realtà non sarà soffocata dalla
solita opulenza e chiunque possa ricordarsi le seguenti parole del Salvatore realizzando il Natale: In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a
colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato
dalla morte alla vita (Giovanni 5:24). Spero che il testo (traduzione) del cantico possa rispecchiare la vostra testimonianza.
sabato 23 novembre 2013
Questo è il nostro Dio!
Oggi desidero condividere con voi questo bellissimo cantico
che parla dell'opera di Dio. E’ cantato da un gruppo che in Italia può essere
oggetto di critiche. Non possiamo conoscere il cuore delle persone. Il nostro
compito consiste soltanto nel giudicare la dottrina di un messaggio, valutando
se esso sia biblico o meno. Del resto “Che importa? Comunque sia, con ipocrisia
o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò
ancora;” (Filippesi 1:18). Con tale passo non voglio certo giustificare l’ipocrisia
delle persone come argomentato nell’ultimo post, desidero semplicemente invitarvi
a non guardare all’aspetto. Certo ci sono stati degli scandali negli Hillsong,
ma ricordiamoci le parole di Cristo: Gesù disse ai suoi discepoli: «È
impossibile che non avvengano scandali, ma guai a colui per colpa del quale
avvengono! (Luca 17:1). Un credente deve avere la maturità nel discernere il
bene dal male, quindi “... esaminate ogni cosa e ritenete il bene; ” (I
Tessalonicesi 5:21). Cliccando qui, potrete rinvenire il testo con la traduzione
del cantico, anche se quella visibile nel video non è identica, comunque, il
senso del messaggio non cambia. Il Signore ci benedica!
sabato 9 novembre 2013
Ravvedimento, un invito che non esclude nessuno.
Lasci l'empio la sua
via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà
di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare (Isaia 55:7). - Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i
vostri peccati siano cancellati (Atti 3:19).
Sono trascorsi diversi mesi dall’ultima pubblicazione. Eppure
sono grato a Dio che mi abbia aiutato a scrivere anche questo novantanovesimo post.
Desidero ringraziarLo per l’aiuto concessomi in questi anni tra svariate difficoltà.
Esprimo riconoscenza anche a tutti quelli che hanno apprezzato questo spazio.
Purtroppo,
le cronache che i media ci riportano non sono certo incoraggianti: sparatorie,
naufragi, violenze sui minori e di genere, guerre, soprusi, abusi, ricatti,
omicidi, truffe o inganni, il tutto permeato da molta apatia mascherata nell’ipocrisia
generale. Non so voi, ma costatando il tutto mi viene in mente uno dei
rimproveri del profeta Isaia: Guai a
quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in
luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro! (Isaia
5:20). Sembra che la morale, i valori e l’amore siano stati buttati in un frullatore.
Nella società prevale e “governa” l’opinione pubblica. Assistiamo a un’escalation
di malvagità la quale va oltre a quel che il pensiero comune identifica con
tale termine.
lunedì 1 aprile 2013
Suicidio? Scelta sbagliata, dalle conseguenze eterne.
Le
cronache degli ultimi mesi ci mostrano la dura realtà che stiamo vivendo
nell’attuale crisi sociale ed economica. Avevo parlato della crisi in diversi
post quando ancora non era ben percepita dalla popolazione italiana. Purtroppo,
è ormai di pubblico dominio l’aumento dei casi di suicidio dovuti alla
disperazione di molte persone oppresse dalle difficoltà di una crisi che non
sembra aver fine. Probabilmente la maggioranza di chi ha posto fine alla propria
vita pensa di poter trovare in tale atto un sollievo al disagio in cui vive. Ciò corrisponde alla realtà? Premetto che questo post non è un processo a
tutti coloro che sono caduti in tale disgrazia, ma desidero accennare alcuni
fatti descritti nella Bibbia per far luce su alcuni aspetti magari incompresi.
Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra tre categorie di soggetti,
ossia: i credenti, i non credenti e le persone affette da psicopatologie. Iniziamo dai credenti, nella Bibbia non troviamo
un solo caso in cui si narri di qualche credente che abbia commesso il
suicidio. Perché?
domenica 24 aprile 2011
Le catastrofi naturali sono un castigo di Dio?
Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro (Matteo 10:29).
Avrete capito, se avete letto il commento di questo post, che l’odierno pensiero nasce, dalle dichiarazioni di fra Cantalamessa, in seguito (vedi “Blitz”) alle asserzioni del professor De Mattei. Le parole di Cantalamessa (che comunque stimo) sono certamente belle parole che trovano subito una risposta emotivamente favorevole nell’uditorio. Ma è vero che i “terremoti, uragani e altre sciagure che colpiscono insieme colpevoli e innocenti non sono mai un castigo di Dio”? E “dire il contrario, significa offendere Dio e gli uomini”?
Avrete capito, se avete letto il commento di questo post, che l’odierno pensiero nasce, dalle dichiarazioni di fra Cantalamessa, in seguito (vedi “Blitz”) alle asserzioni del professor De Mattei. Le parole di Cantalamessa (che comunque stimo) sono certamente belle parole che trovano subito una risposta emotivamente favorevole nell’uditorio. Ma è vero che i “terremoti, uragani e altre sciagure che colpiscono insieme colpevoli e innocenti non sono mai un castigo di Dio”? E “dire il contrario, significa offendere Dio e gli uomini”?
venerdì 22 aprile 2011
Un Presidente del Consiglio dei Ministri che mi ricorda Erode Antipa, Erode Agrippa e il coraggio di Giovanni il Battista.
Il SIGNORE è lento all'ira e grande in bontà; egli perdona l'iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole e punisce l'iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione (Numeri 14:18).
Sono riuscito a postare quest’articolo prima d’eseguire la manutenzione dell’hardware. Dal titolo qualcuno potrebbe pensare che oggi ci occuperemo di politica, e molti sono convinti che un credente non se ne debba occupare. Non divergo da questa convinzione, almeno fino a un certo punto, ossia finché non si calpestano i principi della Parola di Dio. Il Vangelo riporta un esempio in merito, e leggendolo noteremo che Giovanni il Battista non esitò a riprendere Erode Antipa per la sua condotta immorale. Infatti, la moglie Erodiada era sua cognata, poiché moglie di suo fratello Filippo. La Torah proibiva tali unioni, pertanto, all’epoca quest’adulterio generò molto scandalo: Non scoprirai la nudità della moglie di tuo fratello: è la nudità di tuo fratello (Levitico 18:16). Giovanni fu l’unico che osò rinfacciare a Erode la sua condotta immorale, suscitando le ire di Erodiada.
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