sabato 26 marzo 2011

Ansia del futuro.


Sono costretto a interrompere i post inerenti all’evoluzione, a seguito delle varie sciagure abbattutesi nel mondo. Questi eventi stanno cambiando gli scenari globali. Alcuni saranno sicuramente un po’ confusi e disorientati da ciò che sta avvenendo. Ricordate questo post? Oggi vi propongo uno schizzo che dovrebbe, auspico, chiarire le idee a quanti non hanno afferrato il concetto.
Come potete vedere lo schizzo si suddivide in due parti, divise da una linea orizzontale che rappresenta un'immaginaria linea del tempo. Nella parte superiore della linea del tempo possiamo rinvenire alcuni eventi occorsi nella storia recente, mentre nella parte inferiore riveniamo le corrispondenti date. Quando osservate lo schizzo, dovete mettere da parte le proporzioni, cioè, non confrontate le distanze del disegno con i periodi di tempo. Il tutto è semplicemente disposto per rappresentare ciò che Gesù disse: I farisei e i sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova e gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. Ma egli rispose: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia! e la mattina dite: Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo! L'aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli? (Matteo 16:1-3).
Viviamo in un’epoca in cui siamo chiamati a riconoscere i tempi come non mai.
Cristo disse che dalle Scritture possiamo riconoscere i tempi in cui viviamo. In sostanza, se riusciamo a comprendere dalle condizioni climatiche che ci sarà una tempesta, dovremmo essere in grado di riconoscere dalle Scritture i tempi in cui viviamo. Ecco perché ho scelto delle nubi per rappresentare gli eventi. Lo schizzo non riporta però tutti gli avvenimenti escatologici, poiché desidero rappresentare semplicemente i tempi in relazione agli eventi. La storia ci insegna che avvolte alcuni eventi, ci possono spingere a intravedere un imminente ritorno di Cristo. Tuttavia, questo non è un sentimento degli ultimi decenni o secoli, ma tale visione era presenta già nella chiesa apostolica. Infatti, san Paolo dovette chiarire ai credenti di Tessalonica (soggetti a una tremenda persecuzione) che Cristo non sarebbe tornato “se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione” (II Tessalonicesi 2:3).
Lo scoppio della seconda guerra mondiale e i milioni di morti che essa causò, e la rinascita dello stato ebraico, a seguito della Shoah, spinse molti a intravedere un imminente ritorno del Signore. Naturalmente il tutto fu oltremodo alimentato dalla guerra fredda. Se osservate lo schizzo al corrispondente periodo (seconda guerra mondiale) noterete che gli eventi formano una concentrazione di nubi da cui potremmo intravedere una “tempesta”, ma questa ultima non corrisponde a ciò che la Bibbia definisce come grande tribolazione, poiché in quel periodo non si erano ancora adempiuti tutti gli eventi descritti nella Scrittura. Certo la rinascita dello Stato d’Israele colloca l’umanità in un periodo maturo affinché si realizzino gli ultimi tempi. Ma, come il disegno dovrebbe evidenziare, gli eventi (nubi) non sono altro che i segni da cui possiamo comprendere che ci stiamo avvicinando alla fine dei tempi.
I media hanno spesse volte descritto alcune catastrofi, rammentati nello schizzo, come qualcosa di apocalittico. Certo, essi aprono uno scorcio su ciò che il libro dell’Apocalisse predice, ma il periodo di cui parla la Scrittura è qualcosa di molto più catastrofico. Infatti, non moriranno miglia o milioni di persone, ma l’Apocalisse ci predice che ci saranno miliardi di vittime. Nello schizzo potete notare che questo periodo è rappresentato da vari eventi (nubi) che sono descritti nei capitoli centrali (dal cap. 5 al 19) dell’Apocalisse. Naturalmente ci sono altri libri profetici che fanno riferimento a questo periodo, così come insegnò Gesù nel Suo discorso profetico, e che riconosciamo come la grande tribolazione. Ho cercato di riassumere questi capitoli in poche “nubi” ma naturalmente gli eventi saranno molto numerosi e disastrosi, formando una vera “tempesta” d’eventi. Quando nella storia riconosceremo questa “tempesta” d’eventi, capiremo che l’umanità sarà entrata nella fase finale della sua esistenza.
Dallo schizzo riuscite a capire che la grande tribolazione avrà una durata di sette anni come riportato nel libro dell’Apocalisse e predetto dal profeta Daniele. Inoltre come in ogni tempesta, nella grande tribolazione ci sarà un lampo. Il lampo raffigura il rapimento della chiesa e il secondo avvento di Cristo. È Gesù stesso a descriverlo in questo modo: infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, cosí sarà la venuta del Figlio dell'uomo (Matteo 24:27). Sappiamo che in una grande tempesta ci saranno dei fulmini, ma non possiamo prevedere l’esatto momento in cui avverranno. Nella medesima maniera non possiamo prevedere il giorno e l’ora del lampo (ritorno di Cristo Gesù) nonostante assisteremo (per chi sarà in vita) all’abbattimento della “tempesta” d’eventi (grande tribolazione), difatti, Gesù disse: "Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo (Matteo 24:36). Per questo motivo non ho collocato nello schizzo il lampo in un determinato momento, tuttavia, la mia opinione la conoscete da questo post, ma rispetto anche le altre interpretazioni dato che Gesù disse “quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa”.
Un ultimo aspetto che dobbiamo esaminare, è ciò che nello schizzo è indicato con “periodi intercorrenti”. Le definizioni degli eventi, descritte e rappresentate in quelle piccole nubi, riportano soltanto dei punti interrogativi. Essi designano gli eventi futuri, che ci condurranno all’ascesa dell’anticristo e, quindi, all’inizio della grande tribolazione. Non sappiamo quanti eventi ci dividono dall’inizio della fine, né conosciamo i periodi che ci separano dall’epilogo. Però, come descritto nell’indicato post in premessa, il Creatore può usarsi di un evento per dare un’accelerazione alla storia. Il titolo dello schizzo riporta, infatti, le parole del profeta Isaia: ... Io, il SIGNORE, affretterò le cose a suo tempo” (Isaia 60:22 b). Non pensiamo che alcuni avvenimenti siano lontani o improbabili. La rinascita dello Stato d’Israele testimonia, nonostante lo scetticismo di molti intellettuali di fine ottocento, che le profezie bibliche hanno e avranno un compimento.
La rinascita dello stato ebraico ha dato un’accelerazione al calendario di Dio, e sembra che gli ultimi eventi descritti nello schizzo contribuiscano all'adempimento di ciò che molti vedono come un mito (profezie bibliche). Non abbiamo bisogno di altra profezia se non quella biblica, altro che calendario Maya o terzo segreto di Fatima. Gli eventi che ci fanno riconoscere la fine sono ben descritti e definiti nelle Scritture, non necessitiamo d’altro, poiché sappiamo che “Quando sentirete parlare di guerre e di sommosse, non siate spaventati; perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito" (Luca 21:9). Pertanto, “Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, ” (II Tessalonicesi 2:3). Le persone possono anche indignarsi a seguito d’alcune affermazioni come questa, nonostante ciò i credenti continuano a restare sereni perché sanno che il Creatore regna anche sugli eventi, tenendo il tempo nella Sua mano, affrettando “le cose a suo tempo”.
Il Creatore è disposto a scuotere la terra pur di risuscitare le anime morte nei peccati. Qualcuno potrebbe replicare affermando che i terremoti portano soltanto morte e, quindi, essi non hanno risuscitato mai nessuno, eppure duemila anni fa ci fu una risurrezione di massa: E Gesú, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, le tombe s'aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti (Matteo 27:50-53). Tuttavia, la priorità del Signore non è quella di risuscitare un corpo che dopo alcuni decenni morirebbe comunque, ma Egli desidera risuscitare l’anima affinché non subisca ciò che l’Apocalisse descrive come morte seconda (eterna). Pertanto, gli eventi descritti nello schizzo ci indicano che l’Apocalisse si avvicina, e sopratutto che al suo epilogo ci sarà il giudizio finale, giudizio che naturalmente sarà preceduto dal millennio, periodo in cui Cristo dimostrerà che la pace sulla terra è possibile soltanto se il governo risiede nelle Sue mani. Auspico che ogni lettore abbia creduto nell’opera di Cristo poiché “anche se muore, vivrà” (Giovanni 11:25). Dio ci benedica!

2 commenti:

Jonny ha detto...

Nei prossimi post riprenderemo l’argomento “Evoluzione e Genesi”.

Jonny ha detto...

Beh, Cantalamessa (vedi: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/castigo-divino-vaticano-stronca-demattei-832408/) dimentica un periodo (Grande Tribolazione) in cui moriranno miliardi di persone. Chissà se le persone colpite saranno tutti malvagi. L'Apocalisse dice che non si ravvedranno, perché? Sembra che sia dovuto al fatto che non riconosceranno, come Cantalamessa, che Dio può colpire l’umanità con delle sciagure pur di svegliarla dal sonno spirituale in cui versa: Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demòni e gli idoli d'oro, d'argento, di rame, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare (Apocalisse 9:20). Certo la chiesa cattolica romana, dedita all’idolatria (culto ai santi e Maria) non potrà ammettere che certi eventi provengono dal Creatore, perché ciò la costringerebbe a riconoscere le proprie colpe, avendo trascinato miliardi di persone nell’idolatria. Penso quindi che le parole di Cantalamessa non facciano altro che introdurre la parola profetica. Il non porsi il quesito del prof. De Mattei equivale a dire “continuate a dormire tranquillamente”. Ecco, Cantalamessa (persona che comunque stimo) non fa altro che da sonnifero con le sue parole. Di conseguenza volevo manifestare tutta la mia solidarietà a prof. De Mattei, anche se naturalmente non sono una persona illustre come il papa o Cantalamessa.