lunedì 24 gennaio 2011

Evoluzione e Genesi.

Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosí le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti (Ebrei 11:3).

Il titolo svela che ci occuperemo di un argomento molto dibattuto, che desideravo esporre nei primi post di questo blog, ma come avrete visto in questi due anni, lo Spirito Santo mi ha guidato attraverso altri temi.
Innanzitutto è importante ricordare che questo spazio non si prefigge di presentare il Creatore per mezzo di prove scientifiche o ragionamenti filosofici, così come riferito in altri post e come visibile nella sidebar, lo scopo è unicamente di condurre il lettore alla riflessione. Ho ripetuto diverse volte che la Bibbia non è un manuale di fisica, chimica, antropologia o altra materia di pertinenza della scienza. E allora che cosa ci comunica il Genesi? L’origine! “B’reshith” (prima parola biblica) è l’espressione ebraica che è stata tradotta nelle versioni italiane della Bibbia con le parole “nel principio”. Pertanto, il Genesi comunica il principio delle realtà che ci circondano. L’origine dell’universo non è il frutto di casualità ancora sconosciute alla scienza ma del Creatore, così come il principio della vita non è il frutto del caso ma del Creatore, e soprattutto l’uomo non è frutto di un processo evolutivo ma di un'azione creativa. Il Genesi riporta ciò che molti pensano di potere definire con teorie infondate e indimostrabili. La narrazione del primo verso della Bibbia offre proprio ciò che molti ritengono sconosciuto, cioè, il principio: Nel principio Dio creò i cieli e la terra (Genesi 1:1).
Ecco, questo verso ci fornisce l’origine, le parole “nel principio Dio creò” ci comunicano che Dio è il principio di ogni cosa, quindi, Dio si pone all’origine di ciò che la scienza oggi ignora, cioè, la causa. A tuttora non si conosce ancora la causa del cosiddetto "Big Bang" (l’evento che diede origine all’espansione dell’universo). Esistono, però, varie teorie e LHC di Ginevra risponderà certamente ad alcuni interrogativi. Comunque, ciò non fornirà una risposta in merito alla causa che generò l’evento. La Bibbia, invece, risponde al quesito con un linguaggio molto elementare. Purtroppo nel pensiero comune possiamo osservare che è la fisica a rispondere al quesito. Dobbiamo essere intellettualmente onesti ed evidenziare che la fisica, quella empirica, descrive soltanto gli effetti di ciò che il Creatore compì nel principio. Questo significa che la Sua opera si sia limitata al principio come se avesse avviato un meccanismo? No, e di seguito cercherò d’illustrarvi alcuni particolari che sicuramente sfuggono a una lettura superficiale del Genesi.
Chiariamo subito che il Genesi non è un racconto mitologico riguardo alle nostre origini, così come lo sono le descrizioni mitologiche di altre civiltà, per esempio quella sumera, aborigena, maya, azteca o cinese, ma è, nella fattispecie i primi capitoli, la storia di ciò che Dio creò. E con il termine storia non intendo una leggenda o narrazione fantasy.
Molti classificano il Genesi tra le narrazioni mitologiche, poiché il completamento dell’atto creativo è descritto nell’arco di sei giorni, estensione di tempo certamente non combaciabile con i modelli d’evoluzione cosmica. Beh, penso d’aver trattato l’argomento esaurientemente in questi post, e con l’occasione ho anche ribadito che se il Creatore usa un linguaggio elementare non significa che la narrazione non sia storica. Perché? Ve lo ripropongo. Immaginate di dover raccontare a un bambino di tre anni com’è stata costruita la propria automobile. La descrizione si limiterà certamente a poche semplici parole con cui cercheremo di fargli capire come si realizza un’automobile. Pertanto, tale racconto escluderà l’elencazione delle varie leghe usate per il motore o altre parti dell’automobile, così come escluderemo dalla descrizione la realizzazione del motore, sistema frenante, sospensioni, scocca, lamierati e naturalmente tutto ciò che concerne la dinamica delle varie parti meccaniche. Il tutto, penso, sarebbe descritto così: "Ascoltami bene, in fabbrica dopo aver fatto la carrozzeria, ci montano il motore e le ruote, poi ci mettono la benzina e fanno partire il motore, così possono caricare la macchina sul camion che lo trasporterà in una concessionaria per venderla". Questo racconto non corrisponde forse alla realtà pur avendolo espresso con un linguaggio elementare? Non avrò raccontato tutti i processi di lavorazione ma comunque il bambino avrà capito. Crescendo si porrà sicuramente delle domande cui potrà rispondere a seguito di ricerche o studi. Però, la descrizione ricevuta in tenera età non la considererà falsa ma elementare e comunque veritiera. Ecco, questo semplice esempio mostra bene ciò che dovrebbe accadere all’uomo. Purtroppo, avviene ed è avvenuto l’opposto.
Negli ultimi centocinquanta anni la conoscenza è cresciuta tantissima, ma questo ha prodotto soltanto l’allontanamento da quel racconto che ci ha rivelato il Creatore. L’uomo pur crescendo nella conoscenza della nostra realtà si è, però, allontanato di pari passo dal proprio Creatore. È triste osservare questo fatto poiché, in effetti, è l’orgoglio ad alimentare quest’atteggiamento. Non pensate che è molto triste osservare che la conoscenza che Egli ci ha permesso d’acquisire allontani molte persone da Lui, invece di produrre lo stupore riguardo alla Sua potenza? Auspico che ogni lettore possa iniziare a riflettere in merito. Ma le nuove conoscenze invalidano veramente il racconto del Genesi? Non credo che il concetto d’evoluzione non possa trovare un riscontro ben limitato nella Bibbia. Però, è importante tenere presente che: …. la tua parola è verità (Giovanni 17:17) - Il principio della tua parola è verità; ….. (Salmi 119:160). Notiamo che tutto il messaggio biblico corrisponde a verità, in quanto parte della parola di Dio. Anche i primi capitoli del Genesi fanno parte della Sua parola e, quindi, sono veritiere, nonostante ci siano molte teorie e congetture che cercano d'invalidarle. Lo scopo di Satana è proprio quello di screditare il Genesi, libro che narra la nostra origine ma anche quella del peccato, affinché convinca l’uomo di non dover dare conto a nessuno. Per Satana è una vittoria aver convinto l’uomo dell’inesistenza del Creatore, e per tale fine è disposto a usarsi anche della scienza. Ma fino a che punto possiamo concordare con ciò che la scienza ci comunica? C’è un verso nella Bibbia che molti credenti conoscono e che applicherò all’argomento: Non spostare il confine antico, che fu messo dai tuoi padri (Proverbi 22:28). Ecco, penso che il primo capitolo del Genesi contenga dei confini oltre i quali non possiamo andare per descrivere l’origine della nostra realtà. Il primo confine l’ho già citato perché è contenuto nel primo verso biblico, e di seguito descriverò il tutto. Anzi, scusate, continuerò nel prossimo post, mi sono dilungato nella premessa, spero che non vi abbia annoiati.

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