mercoledì 18 marzo 2009

Il senso della vita

Nella storia molti pensatori si sono occupai del senso della vita, senza giungere a delle conclusioni esaustive. Il pensiero comune è che la vita ha un senso soltanto quando si raggiungono determinati obiettivi come il successo. È stata ideata addirittura una trasmissione televisiva per esprimere vari pareri sul senso della vita. Ma, in effetti, qual è il senso di questa vita? Ci fu un celebre saggio che dopo aver assaporato tutti i piaceri possibili della vita, giunse a delle conclusioni molto significative:
Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità. Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: "Io non ci ho piú alcun piacere"; prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia: prima dell'età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano, i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l'uomo si alza al canto dell'uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa piú effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; prima che il cordone d'argento si stacchi, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato. "Vanità delle vanità", dice l'Ecclesiaste, "tutto è vanità". L'Ecclesiaste, oltre a essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un gran numero di sentenze. L'Ecclesiaste si è applicato a trovare parole gradevoli; esse sono state scritte con rettitudine, e sono parole di verità. Le parole dei saggi sono come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore. Del resto, figlio mio, sta' in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo. Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l'uomo. Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.
Dio farà venire in giudizio ogni opera, quando? L’abbiamo accennato in un post precedente: … è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, (Ebrei 9:27). Il concetto di una vita futura è implicito nelle parole dell’Ecclesiaste, infatti, a cosa servirebbe un giudizio se non avrebbe un seguito (esecuzione)? Notiamo, quindi, che la vita avrà una continuazione dopo la morte, ma questo futuro è determinato nell’attuale realtà. Salomone scoprì alla fine dei suoi giorni, dopo avere sperimentato tutti i piaceri possibili, che la vita ha un senso soltanto se vissuta nell’ubbidienza alla parola di Dio. Un'idea all’opposto dell’odierno modo di pensare, poiché molti oggi cercano d’escludere Dio dalla propria realtà, vivendo una vita sfrenata senza occuparsi di Lui. Eppure essi non si rendono conto che la propria esistenza non ha un senso. Perché? Che senso ha la vita se non si conquista quella eterna? Non ha senso viverla senza quest’obiettivo, nulla di ciò che faremo, avrebbe valore. E ciò potrebbe spingersi a un punto tale da disprezzare la vita tanto da entrare in una scuola e sparare all’impazzata su degli inermi studenti, ponendo magari fine alla propria esistenza con una pallottola in testa, cosi come le cronache dei nostri giorni ci hanno abituato a sentire. Altri invece intraprendono una via che gli conduce all’uso di stupefacenti, bruciando un’esistenza nell’indifferenza altrui, soffocando così ogni possibilità di dare un valore alla propria vita. Mentre altri pensano di poter dare un senso alla vita ricercandolo negli eccessi di qualsiasi genere (sesso, potere, denaro). Eppure Salomone dovette alla fine dei suoi giorni ammettere che la cosa più importante è l’ubbidienza a Dio. Perché? Poiché ogni cosa in questo mondo perde valore se alla fine della nostra esistenza non avremo conquistato la vita eterna così come, affermò Gesù: Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? (Matteo 16:26). Pertanto, inizia a dare un senso alla tua vita adoperandoti nella ricerca di ciò che sperimentò Salomone: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l'uomo. Questo è il tutto per l’uomo! Forse pensi d’essere insignificante e miserevole, e ciò riguarderebbe soltanto le persone immerse nei piaceri di questa vita. Tuttavia sappi che solo ubbidendo alla parola di Dio darai un senso alla vita, poiché avrai conquistato qualcosa d’inconquistabile (dal punto di vista umano) evitando l’insensata morte eterna.

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