domenica 4 aprile 2010

L’uomo (5)

Che cos'è l'uomo che tu ne faccia tanto caso, che tu t'interessi a lui, (Giobbe 7:17)

La persona che pecca è quella che morirà, …… (Ezechiele 18:20) - perché il salario del peccato è la morte, …… (Romani 6:23). Il peccato produce la morte, e la morte conduce alla separazione da Dio. Questo stato di morte non è qualcosa di metaforico, ma una realtà spirituale in cui lo spirito rimane inoperoso come un defunto. Cristo disse: …. "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; ma tu va' ad annunziare il regno di Dio" (Luca 9:60). Alla luce di questo verso possiamo riconoscere che i “Dead Man Walking” (uomo morto in marcia) non sono soltanto i condannati alla pena capitale degli Stati Uniti che percorrono gli ultimi metri della loro vita, ma chiunque vive nel peccato.
Un morto non ha coscienza di sé, quindi, possiamo capire che è difficile riconoscere la propria parte spirituale per chi è morto nei peccati. La morte è una condizione irrimediabile, e come tale è impossibile tornare in vita. Se è impossibile all’uomo portare in vita un defunto, ciò non lo è per il Creatore. Lui che è l’Onnipotente, il detentore e Creatore della vita, può ogni cosa. Pertanto, l’unico essere in grado di risuscitare l’uomo è Colui che gli donò la vita: Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano (Deuteronomio 32:39). Cristo mostrò questo suo potere in diverse occasioni: E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: "Ragazzo, dico a te, àlzati!" Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesú lo restituí a sua madre (Luca 7:14,15) - Detto questo, gridò ad alta voce: "Lazzaro, vieni fuori!" Il morto uscí, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesú disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare" (11:43,44). Cristo affermò anche: ….. "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; (Giovanni 11:25).
La risurrezione precede la vita di un defunto, Gesù disse che è, sia la risurrezione e sia la vita, in altre parole, Egli risuscita l’uomo spiritualmente morto donandogli la vita dello spirito. E’ da quell’istante (nuova nascita) che l’uomo inizia a realizzare la sua natura spirituale, rigenerata, che gli permette di relazionarsi con Dio. Lo spirito vivificato riesce così a comunicare con l’anima e a controllarla. Ciò sarà manifestato nel corpo da azioni (parole e gesti) non offensivi, segnati dall’altruismo e spinti da sentimenti privi d’ipocrisia.
Jonny, ciò sembra quasi la descrizione di un superuomo, infallibile, e oltretutto sono qualità difficile da realizzare, potrebbe pensare qualcuno. L’uomo è impotente a cambiare il proprio animo. Soltanto il Creatore può fare quello che all’uomo è impossibile. La buona notizia (Vangelo) consiste proprio nel fatto che nonostante la condizione dell’uomo fosse irrimediabile: …. chiunque crede in lui abbia (ha) vita eterna (Giovanni 3:15). Sì, vita eterna, poiché questa vitalità riacquistata, non si limiterà a un determinato periodo, ma si estenderà nell’eternità, così com’era previsto dal principio. Tuttavia non dobbiamo pensare che con la rigenerazione spirituale (nuova nascita) l’uomo diventi un androide, privato delle proprie caratteristiche, e, quindi, infallibile. Quando lo Spirito Santo compie quell’opera di rigenerazione, Egli ridona la vita allo spirito umano abbattuto dal peccato, cosi come avvenne per la prima volta ai discepoli: Detto questo, soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo (Giovanni 20:22). Con l’incarnazione la Parola creatrice compì nuovamente un'opera vitale. Questo non significa, però, che l’uomo diviene infallibile, poiché finché sarà legato alla propria natura terrena (con un’anima tendente al peccato e un corpo soggetto alle malattie) non potrà esserci perfezione. Nonostante ciò la rigenerazione segna l’inizio della nuova creazione. Quando il Creatore creò tutto ciò che ci circonda, iniziò dal cielo terminando con l’uomo, e nella fattispecie l’ultimo atto creativo fu quello di alitare lo spirito nelle narici dell’uomo. Nella nuova creazione il Creatore inizia dallo spirito per terminare con il nuovo cielo e la nuova terra. Naturalmente l’uomo sarà dotato di un corpo diverso da quello attuale, e Cristo ne è la primizia: Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti (I Corinzi 15:20). Naturalemne gli increduli si chiederano: Ma qualcuno dirà: "Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?" Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore; e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme; e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo. Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci. Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in splendore. Cosí è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale. Cosí anche sta scritto: "Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente"; l'ultimo Adamo è spirito vivificante (I Corinzi 15:36-45). Inoltre, san Giovanni svela anche che: Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è (I Giovanni 3:2). E com’era Gesù? Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesú venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!" (Giovanni 20:26).
Alla luce di tutti questi versi è chiaro che riceveremo un corpo nuovo, il quale non sarà più condizionato dagli attuali limiti fisici, poiché Cristo si presentò a porte chiuse, violando così l’impenetrabilità della materia. Il tutto inizia, però, come illustrato, sulla terra, mediante la rigenerazione dello spirito. E' chiaro che l’uomo non evolverà in un essere con delle facoltà potenziate, pertanto, nemmeno il futuro riserva all'uomo un percorso evolutivo (fisico), ma il Creatore, come abbiamo letto, crea e creerà ogni cosa nuova.
Credendo nell’opera di Cristo, lo Spirito Santo, vivificherà lo spirito umano che riprenderà il controllo sull’anima. L’uomo non sarà infallibile, ma il corpo diverrà il tempio dello Spirito Santo: Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? (I Corinzi 3:16). L'essere umano abitato, quindi, dallo Spirito Santo, sarà così in grado di fare la volontà di Dio, anche se non sempre lo spirito prevarrà sull’anima. Lo Spirito Santo comunicherà al nostro spirito lo stato di peccato, insistendo nella coscienza alla confessione, così come ci dona e donerà la certezza della salvezza: Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio (Romani 8:16). Acquisiremo la mente di Cristo: Infatti "chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?" Ora noi abbiamo la mente di Cristo (I Corinzi 2:16). Un cristiano nato di nuovo (rigenerato nello spirito) sa sempre cosa deve fare, dato che è “dotato” della mente di Cristo, forse non riusciremo a comprendere e distinguere la voce (pensieri) di Dio, tuttavia, lo Spirito Santo illuminerà la mente affinché il pensiero di Cristo risplenda e affiori fra i mille pensieri della mente. Comprendiamo che la mente, sede dei pensieri, conterrà sempre il pensiero che ci indicherà la volontà di Dio. Purtroppo, come accennato, capita anche al credente (non essendo ancora perfetto) di sbagliare e, quindi, disubbidire, in modo cosciente o incoscientemente. Lo stato di peccato diventa pericoloso quando un credente trascura la voce dello Spirito Santo, lo spirito può così ammalarsi e soccombere. Nel pellegrinaggio (vita) cristiano è importante, pertanto, indossare l’armatura di Dio, affinché lo spirito rimanga sempre ben saldo e capace di difendersi.
Chi non ricorrerà alla salvezza, offerta gratuitamente a tutti quelli che credono nell’opera di Cristo, e, pertanto, continuerà a permanere nel descritto stato di morte spirituale, rimarrà eternamente nella condizione che la scrittura definisce come morte seconda: Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda" (Apocalisse 21:8). Pertanto la cosa più importante della nostra esistenza è ricercare il Creatore, affinché compia un nuovo atto creativo che ci introdurrà a una vita eterna accanto al nostro Padre celeste, così come Egli desiderava che fosse.
Alla fine di questi post possiamo affermare, rispondendo al verso in epigrafe, che l’uomo è una creatura, che chimicamente sarà anche simile agli animali, ma che si distingue da essi nella parte spirituale, essendo l’anima dotata di uno spirito, elemento che dona immortalità all’anima e che gli permette di relazionarsi con Dio, particolarità rinvenibile e osservabile in ciò che è stato definito come evoluzione culturale della specie umana. Possiamo invece rispondere alla seconda parte del verso, affermando che il Creatore s'interessa di lui perché è una Sua creatura, e da questo punto di vista siamo tutti Suoi figli, ma se non nasciamo di nuovo Egli, ci considererà diversamente: ….. se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli (Ebrei 12:8). L’espressione “bastardi” può sembrare poca cristiana, ma è tratta dalle Sacre Scritture, e deve essere intesa nel pieno del suo significato che ci rammenta, pertanto, la natura illegittimità del figlio miscredente, poichè non rigenerato. Purtroppo l’uomo adopera, abusando del linguaggio, la suddetta parola impropriamente, ingiuriando così la persona cui è rivolto il termine.
Auspico che questi post abbiano fornito almeno uno spunto di riflessione a chi è alla ricerca di Colui che è il Creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe, e in seguito creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

2 commenti:

Osservatore ha detto...

Il CREATORE, questo sconosciuto !!!

Per molti il CREATORE di tutto è soltanto un'energia casuale ma, questa tesi vacilla già al pensiero della perfezione celeste, ai movimenti planetari e alla vita (intelligente) sul nostro pianeta; sino ad ora siamo gli unici esseri viventi intelligenti ad abitare la parte d'universo conosciuta e questo la dice lunga no?

Io credo fermamente nella presenza costante di un'intelligenza superiore, immutabile e padrona dell'universo.

Non sono poche le volte che mi sento un illuso, un credulone ma, poi, quando grido a Dio con cuore convinto e sincero ecco che sento la sua mano nella mia vita e "noto" le sue opere ed il suo intervento e la soluzione al mio dolore.

Bel sito, complimenti ! Certamente è un sito utile e necessario per riflettere su come stiamo avanzando.

Jonny ha detto...

La nuova creatura:
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove (II Corinzi 5:17).