venerdì 6 febbraio 2009

Le caratteristiche del Creatore (parte 3 - onniscienza)

L’oggetto della nostra riflessione oggi sarà l’onniscienza di Dio. Un dizionario intende con questo vocabolo la conoscenza di tutte le cose. Mentre con il termine “tutto” che cosa si vuole indicare? Nell’ultimo post ho parlato d’alcune caratteristiche di Dio (onnipresenza ed eternità). Un essere con queste facoltà, cioè infinito nello spazio e nel tempo, non riuscirebbe a scrutare ogni cosa? La Bibbia è molto precisa inerente all’onnipresenza di Dio: Gli occhi del SIGNORE sono in ogni luogo, osservano i cattivi e i buoni (Proverbi 15:3).
L’onnipresenza implica la conoscenza di tutto ciò che accade ovunque. Questa conoscenza non si estende soltanto alle cose tangibili ma anche alle invisibili: Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno (Salmi 139:4). Sì, Egli conosce persino i nostri pensieri sul nascere. Non possiamo nascondere nulla al Creatore: Egli svela le cose profonde e nascoste; conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce abita con lui (Daniele 2:22). Quest’onniscienza si estende e comprende il passato, presente e futuro. Nulla è occultabile! Sono tantissimi i crimini impuniti e/o le azioni sleali rimasti coperti, ma non si può sfuggire all’onniscienza di Dio. L’impunità conduce molti a pensare al disinteresse o negazione del Divino. Però Cristo affermò l’opposto: Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; (Matteo 12:36). Ciò comporta una conoscenza assoluta. La nostra mente limita tutto alla nostra realtà, che giungerà all’epilogo inevitabilmente con la morte. Molti riescono a immaginare la realtà di un giudizio unicamente nell’arco della propria o altrui vita. La Bibbia, però, asserisce un'altra verità: Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, (Ebrei 9:27). Usando un termine giuridico possiamo affermare che la morte rinvia a giudizio l’uomo. Nessuno può o potrà sottrarsi a tale giudizio. Questo giudizio non concederà alcun appello, sarà inappellabile e definitivo, come in un processo d’esecuzione in cui si dà seguito alla pena (nel caso di colpevolezza). L’onniscienza Divina renderà palese ogni cosa nascosta, nulla rimarrà nell’occulto, e tutti realizzeranno questa realtà che oggi magari molti negano. Se qualcuno si chiede come evitare l’ira di Dio, può leggere questi post.
Possiamo portarci nella tomba non so quanti segreti, tuttavia Egli ci attenderà nell’aldilà per manifestare ciò che credevamo sepolto con noi. Non sfidare la tua coscienza quando t’indica un’azione cattiva lasciando cadere tutto nel dimenticatoio. Il Creatore non è un essere che dimentica, anzi, rammenta e rammenterà a chiunque ogni cosa. Infine, se c’è qualcuno il quale non riesce a confidarsi con altri, sappia che non necessitiamo d’alcuna parola poiché: … tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa (Matteo 6:6).

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