lunedì 23 febbraio 2009

L’ufologia (parte 3 - mondo e mondi)

Nell’ultimo post abbiamo reso l’idea di cosa significhi esplorare lo spazio. Raggiungere delle ipotetiche civiltà al di fuori del nostro sistema solare comporta dei problemi insormontabili. Nonostante ciò esistono delle testimonianze e dei documenti che riguardano oggetti volanti non identificati. Luci che appaiono, spariscono e/o che compiono delle manovre con accelerazioni e decelerazioni incompatibili per un essere umano. Ci sono i crop circles che in molti casi non trovano una spiegazione oggettiva. Testimonianze di rapimenti subiti da esseri alieni. Come spiegare tutti questi fatti?
Beh, se tutto ciò non è opera dell’uomo, di Dio e nemmeno di alieni, possiamo affermare che l’artefice è Satana. Questa non è una conclusione ingenua del solito predicatore di turno, bensì una spiegazione rinvenibile nel testo biblico. Ma è proprio la Bibbia che narra delle storie compatibili con l’ufologia, potrebbe obbiettare qualcuno. Quali sono questi passi? Non staremo qui a elencare e commentare tutti i passi cui gli ufologi fanno riferimento. Però, per comprendere a cosa mi riferisco ne citerò alcuni: la visione nel primo capitolo del libro d’Ezechiele; il rapimento d’Elia nel secondo capitolo del secondo libro dei Re; la nuvola che accompagnò gli Ebrei nell’Esodo; la trasfigurazione di Cristo o l’esperienza di Paolo sulla via per Damasco.
Innanzitutto il problema nasce perché l’approccio avviene con un errato preconcetto, ossia ritenendo i fenomeni il frutto di civiltà aliene. Il fatto che i suddetti passi abbiano delle analogie con dei fenomeni ufologici non avvalora tale tesi. Il testo biblico non parla per nulla di esseri d’altri mondi. Nonostante ciò il verso due dell’Epistola agli Ebrei adopera il plurale in riferimento al vocabolo “mondo”. E nel secondo capitolo dell’epistola ai Filippesi (verso dieci) si parla di diverse creature. Che cosa s'intende con queste parole?
Ebbene, leggendo il verso successivo del nominato capitolo dell’epistola agli Ebrei, possiamo notare che le creature di codesti mondi sono degli angeli. E’ vero l’epistola ai Filippesi ci svela che esistono diverse creature, nella fattispecie quelle celesti (angeli), terrestri (uomini) e sotterrane (demoni), ma questo non significa che esistono delle civiltà aliene. Perché si parla di mondi? Proprio poiché questi esseri occupano e hanno accesso a dimensioni diverse. Per capirci, noi occupiamo e percepiamo una realtà in cui esistono tre dimensioni spaziali (lunghezza, altezza e profondità) e una temporale (tempo costituito dal passato, presente e futuro), e, pertanto, questo è il nostro mondo. Gli esseri (angeli e demoni) degli altri mondi hanno, essendo degli spiriti, accesso ad altre realtà non raggiungibili da noi, in cui magari esistono molte altre dimensioni (spaziali e temporali). I nostri limiti fisici non ci permettono d’andare oltre (nella percezione) la realtà che ci circonda. Gli angeli e i demoni, invece, essendo degli spiriti, possono viaggiare nello spazio a grandissima velocità, e riescono, inoltre, ad assumere sembianze umane (Genesi 19:13, Giovanni 20:2) permettendo così ai nostri sensi di percepirli.
Queste sono le uniche creature di cui parla la Bibbia, ad eccezione naturalmente del mondo animale. Notate che ho usato il termine “mondo animale” (o meglio, regno animale) e questo ci mostra il senso di tal espressione usata nella Bibbia. Essa non parla d’altre civiltà extraterrestri, come vorrebbero far credere gli ufologi.
L’uomo rifiuta l’esistenza del Creatore e delle Sue creature celesti, ma è pronto a credere ad apparizioni di esseri che si definiscono civiltà aliene, pur di non sottomettersi alla volontà di Dio. Gli angeli pur avendo facoltà d’accesso a un’altra realtà, vivono anche in mezzo a noi: Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità (I Corinzi 11:10). Lo stesso vale per gli angeli decaduti (demoni) che svolgono, però, un lavoro diametralmente opposto a quello degli angeli, cioè sono al servizio di Satana: Gesú gli domandò: "Qual è il tuo nome?" Ed egli rispose: "Legione"; perché molti demòni erano entrati in lui (Luca 8:30).
Possiamo concludere, affermando che non siamo soli nell’universo, perché Dio creò (in tempi molto lontani dalla nostra realtà) oltre all’uomo altri esseri viventi (gli angeli) con delle facoltà completamente diverse da noi. Ma alloro se le citate entità non sono d’origine extraterrestre qual è lo scopo di quest’attività apparentemente aliena? Lo vedremo nel successivo post.

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