domenica 8 febbraio 2009

Le caratteristiche del Creatore (parte 4 - amore)

Dopo aver descritto nei precedenti post gli attributi assoluti di Dio, passeremo a quelli morali. Innanzitutto dobbiamo evidenziare che Dio è amore: Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (I Giovanni 4:8). Perché? Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16). Chi di noi sarebbe disponibile a sacrificare l’unico figlio per salvare il proprio nemico? Sì, nemici perché tali eravamo o siamo a causa del peccato: … infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto piú ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita (Romani 5:10). Nonostante ciò: Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8). Penso che questi versi riassumano bene il significato dell’amore di Dio. Ma cosa esprime il vocabolo amore nella Bibbia? Il greco adopera tre parole per descrivere questo sentimento. Il primo è: eros, cioè l’amore passionale e sensuale o ideale (termine non presente nel testo geco del N. T.); mentre philia mostra l’amore disinteressato e contraccambiato tra un amico o fratello in Cristo; e infine ritroviamo il termine agape con cui si descrive l’amore Divino verso le proprie creature e che non esige alcun ricambio. Ecco, Dio possiede un amore agapico, e un credente dovrebbe nei suoi rapporti interpersonali adoperare lo steso tipo d’amore ambendo a rendere in parte ciò che si è ricevuto da Dio. L’amore Divino non pretende nulla, Egli desidera soltanto: Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie; (Proverbi 23:26). Non perché il Suo amore esige, ma affinché ciò ci ricongiunga con Colui che ci donò la vita, riempiendo i nostri cuori del Suo amore. Purtroppo questo sentimento ormai è associato soltanto al suddetto significato sensuale, e ciò mostra tutto l’egoismo umano il cui fine è unicamente il piacere. Una coppia che basa il loro amore soltanto sull’eros alla fine naufragherà. La relazione tra marito e moglie sicuramente esige anche un sentimento appassionato, ma cosa accadrà quando con l’andar del tempo (invecchiando) questo verrà meno? Ci si lascia? No, perché Egli ci dimostrò che l’amore è innanzitutto qualcosa di non contraccambiabile. Dio come nostro Creatore avrebbe potuto distruggerci. Ne possiede il diritto. Ma il fine della Sua creazione è quello d’aver comunione con la propria creatura. E per mostrarci tutto questo fu disposto persino a donare il Suo Figliuolo, un amore non contraccambiabile.
Molti però affermano che non può esistere un Dio d’amore in un mondo con una così dilagante violenza e disumanità. Tuttavia questo prova soltanto che l’uomo continua a ostinarsi nel rifiutare Colui il quale desidera riversare il Suo amore nei cuori degli uomini, cambiandone la vita e ottenendo così quello che neppure S. Freud riuscì a fare, trasformare un cuore di pietra in uno di carne, disponibile a rendere in parte al prossimo ciò che Egli ci ha donato, l’amore. Infatti, questa promessa è anche per te: Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio (Ezechiele 11:19,20). Desideri che Egli compia quest’opera d’amore nella tua vita? Credi e, chiedendogli di compierlo, avverrà!

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