sabato 3 gennaio 2009

Il Creatore e il tempo

Satana ha sempre cercato di screditare e distruggere la credibilità del primo e ultimo libro della Bibbia. Se ci riuscirebbe vincerebbe la propria guerra, trascinando tutta l’umanità all’infero. Non avremmo in questo modo conoscenza delle origini, e della fine che c’è riservata. Possiamo comprendere adesso perche questi libri furono e sono così discreditati e criticati.
Molti (se non tutti) s’interrogano sul fatto che l’Architetto creò tutto in sei giorni. Perché? Poiché subentra il fattore tempo. S'intendono sei giorni veri (24 h) o figurali? Questa dimensione fu creata da Dio affinché fosse possibile l’esistenza della nostra realtà. Ecco il tempo è qualcosa che non si vede, ma se ne percepiscono gli effetti. Ha un’influenza su di noi, perché ci fa invecchiare. Non possiamo arrestarlo! Perlomeno finché non riusciremo a penetrare in un buco nero. Iniziamo a meditare su un verso molto noto: Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti,in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. (Ebrei 1:1-2). C’è scritto ultimi giorni. Cosa significa? Il Figlio di Dio venne in questo mondo duemila anni fa, pertanto questi ultimi giorni perdurano da due millenni, cioè: circa 730’500 giorni. Il Creatore è onnisciente, Egli sapeva quando ispirava lo scrittore del suddetto libro quanto sarebbero perdurati questi giorni, poteva anche adoperare un'altra espressione (tipo ultimi decenni o secoli). Questo può essere un primo indizio sul fatto che per il Creatore il tempo, dal Suo punto di vista, è un fattore soggettivo. Dobbiamo considerare che Egli è il Creatore del tempo, non n’è influenzato e può interagire con esso senza esserne condizionato. Siamo noi che non riusciamo a concepire una realtà in cui il tempo è inesistente, e questo conduce l’uomo (che ha un’idea antropomorfa del Creatore) a dubitare della Parola di Dio. Egli è eterno. Provate soltanto a immaginare che cosa è l’infinito. Nel prossimo post cercherò d’illustrarvelo.

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