martedì 27 gennaio 2009

Un nuovo creato

Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta (Giovanni 1:3).

Neppure una delle cose fatte è stata fatta senza di Lei (la Parola)! Ogni cosa creata Egli l’ha trasse dal nulla. Così, soltanto proferendo una parola, senza alcuno sforzo. Quello che spesso non intravediamo è che il Creatore non concepì le cose così come noi oggi le conosciamo. Il Genesi definì il creato buono, e dopo la creazione dell’uomo molto buono. Questo significa che era perfetto, ma ciò non corrisponde certamente all’attuale realtà. Il mondo è tempestato da malattie, guerre, l’uomo non perde occasione d’opprimere o approfittarsi del prossimo, e la natura è sconvolta da terremoti o altri fenomeni disastrosi. Può sembrare la solita descrizione retorica d’eventi naturali. In effetti, la caduta dell’uomo nel peccato sconvolse oltre il rapporto con Dio anche la natura. I disastri naturali susseguitosi nei secoli non sono altro che una conseguenza del peccato. L’apostolo Paolo lo afferma nell’epistola ai Romani: Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitú della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo (8:19-23). Tutto questo male non esisteva prima della caduta nel peccato. Alcuni commettono l’errore d’attribuire il male al Creatore, non avendone impedita l’esistenza. Il male però esiste nella nostra realtà per scelta dell’uomo. Non fu Dio a crearlo. L’uomo scelse d’acquisire la conoscenza del bene e del male violando l’unico precetto di Dio. Questa scelta ebbe delle conseguenze che generarono il male. Il Creatore avrebbe potuto evitare di donargli la facoltà del libero arbitrio? Sì, ma che essere vivente sarebbe stato questo? Un essere umano è tale (a immagine e somiglianza di Dio) perché possiede il libero arbitrio, se non fosse così, assomiglierebbe a un robot o altra macchina automatizzata con delle informazioni preinstallate. La capacità del libero arbitrio comporta delle responsabilità. E come qualsiasi altra facoltà se ne può fare un abuso. L’uomo cadde proprio in questo eccesso perché non consultò il Creatore. Pensò di poter fare autonomamente. Pose la sua capacità di valutazione al di sopra di quella divina. Chissà quante persone oggi non fanno altro che assomigliare ai nostri progenitori, confidando più nel proprio discernimento che in quello di Dio trasmesso attraverso la Sua parola. Tutto questo non fa altro che aggravare l’attuale situazione caotica nel mondo. Il Creatore, però, è tornato nuovamente all’opera, il riposo terminò duemila anni fa. Fu con la risurrezione di Cristo che Egli diede inizio a una nuova creazione. "All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio: (Apocalisse 3:14). Cristo esiste (come uomo, e non nella Sua divinità) da quando fu concepito miracolosamente nel seno di Maria. Dato che umanamente prima di quel momento non esisteva, possiamo dedurre che il termine “principio della creazione” si riferisce a una nuova. Questa creazione non terminò con Lui, ma fu solamente l’inizio, perché ogni uomo che nasce di nuovo (nel modo descritto da Gesù a Nicodemo nel capitolo tre dell’Evangelo di Giovanni), andrà e, fa parte del nuovo creato. L’apostolo Paolo si riferì proprio a questo quando scrisse ai Corinzi e ai Colossesi: Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti (I Corinzi 15:20). Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato (Colossesi 1:18). Soltanto nascendo di nuovo potremo far parte della nuova creazione. Notiamo che questa nuova creazione non inizia dai cieli e dalla terra, e nemmeno dal corpo, ma dallo spirito. E quando il numero dei redenti sarà al completo, il Signore tornerà dal cielo, per donarci un corpo totalmente diverso: … Così pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile, e risuscita incorruttibile; … Così anche sta scritto: il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l'ultimo Adamo è spirito vivificante (I Corinzi 15:35-42). Alla fine dell’epoca presente Egli ci donerà un nuovo cielo e una nuova terra, sulla quale discenderà la nuova Gerusalemme in cui la notte non ci sarà più, e che avrà una piazza d’oro e le porte di perle. La descrizione nel libro dell’Apocalisse apre soltanto un piccolo scorcio a questa nuova creazione, poiché sarà qualcosa d’inimmaginabile. Pertanto se desideri fare parte di questa seconda creazione puoi chiedere al tuo Creatore e Salvatore di iniziare quest’opera in te. Devi soltanto credere (non alle mie parole, ma a quelle di Dio)!

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