martedì 13 gennaio 2009

Ispirazione verbale e plenaria (parte 1)

Quando si parla della Bibbia, si pensa che sia o contenga la parola di Dio. Se lo è, allora essendo divina dobbiamo ammettere che è infallibile perché ispirata nell’intero suo contenuto, mentre se riteniamo che essa la contenga dobbiamo dedurne il contrario. Ispirata da chi? Dallo Spirito Santo, Dio. Infatti, l’apostolo Paolo determina con questa espressione un atto strettamente divino (dal greco “theopneustos”). Con il termine ”plenaria”, riferito alla Bibbia, s’indica che quest’ispirazione coinvolge l’intera Scrittura, dalla prima all’ultima parola. Mentre con la voce “verbale” s’intende che lo Spirito Santo guidò gli scrittori nella scelta delle parole ed espressioni da utilizzare, mediante quell’influenza soprannaturale dello Spirito Santo sulla mente umana preservandola da errori. Questo vale per gli scritti autografi e non necessariamente per la trasmissione testuale delle copie di cui siamo in possesso. Sarebbe impossibile copiare dei testi privi d’errori, se non altro mediante un miracolo. Questo significa che ci troviamo di fronte ad dei testi che contengono la verità e l’errore, un miscuglio di autenticità? Niente affatto! C’è una sostanziale differenza tra un testo erroneo sin dal suo sorgere e uno originalmente giusto ma poi malamente copiato. Vi possono essere degli sbagli come “suo” per “tuo” o “casa” per “cosa”, e con un semplice processo di correzione alla luce del contesto raggiungere il vero senso inteso dallo scrittore. A tale scopo nacque la critica testuale o bassa critica, che si differenzia dall’alta critica poiché si occupa dell’autenticità e integrità dei testi biblici.
Quali sono le argomentazioni che ci inducono ad affermare quanto esposto sino ad ora? Innanzitutto vi siete mai chiesti come mai un libro scritto da circa quaranta scrittori diversi nell’arco di sedici secoli possiede una così grandiosa armonia? Ciò si spiega soltanto affermando che i testi presero vita da un unico Autore, lo Spirito Santo, e certamente questo è un indizio di non poco valore. Ma ho sempre enfatizzato il fatto che la Bibbia s’interpreta con la Bibbia. Nel prossimo post cercherò d’illustrarvelo.

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