Molti pensano che fra il primo e il secondo verso del Genesi esista un periodo di tempo indefinibile, poiché in questo punto sarebbe incorso un evento (i sostenitori di tale teoria pensano che Satana sarebbe stato cacciato dal cielo e scagliato sulla terra) che causò nella perfetta creazione di Dio il “disordine” descritto nel verso due. A sostegno della loro teoria c’è:
1. Il verso diciotto del capitolo quarantacinque di Isaia in cui si evidenziano i medesimi termini “informe e vuota” del verso due del primo capitolo del Genesi.
2. In Genesi uno verso ventotto il termine “riempire”si potrebbe tradurre anche con “riempire di nuovo”.
3. Si ricorre al verso sette capitolo trentotto di Giobbe per affermare che gli angeli non potevano gridare di gioia alla vista di una massa informe e vuota.
4. Poi ci sono molte scuole ebraiche in cui si afferma che il verso due del Genesi sarebbe meglio tradurlo con: “La terra divenne informe e vuota”.
5. Mentre nella descrizione dell’Eden, di Ezechiele ventotto tredici, elencando soltanto i minerali ed escludendo i vegetali indurrebbe a far pensare a un Eden diverso.
6. Dio è ordine e non può aver creato il caos.
E’ plausibile questa interpretazione? Innanzitutto non c’è alcun riferimento nel testo che lasci pensare a un cataclisma del genere. Né le parole descrivono una situazione caotica, l’essere informe e vuoto non significa caotico, ma semplicemente privo di struttura. E questo è uno dei primi errori che si compie nell’interpretazione di questo passo. Perché dove è scritto che quel verso descriva una situazione di caos o disordine? C’erto il primo verso, lascia intendere che Dio avesse già formato il cielo e la terra. Ma se invece raccontasse la creazione del cosmo, quindi, con "cielo" s’intendesse spazio – tempo e con il vocabolo "terra" la materia, allora il tutto inizierebbe a prendere forma. Infatti, la descrizione del verso due sarebbe soltanto una descrizione della nostra galassia e del sistema solare non ancora formati durante la loro genesi. Giungendo al verso tre (fino al cinque) potremmo riconoscere la nascita del nostro sistema solare e l’accensione (innesco delle fusioni nucleari) della nostra stella, inoltre, il Creatore disporrebbe l’ordine e la funzione di tutti i corpi celesti. I versi successivi (fino al dieci) racconterebbero piuttosto la formazione del nostro pianeta. Infatti, al verso dieci si parla di una scissione delle acque, ma quale sarebbe questa distesa che separa le acque dalle acque? Cosa s’intende con acque? Acqua nell’universo? Spero di potervi rispondere nel successivo post.
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