giovedì 15 gennaio 2009

Ispirazione verbale e plenaria (parte 2)

Quali sono i passi da cui possiamo comprendere che la Scrittura è ispirata? Avete mai letto nell’A.T. l’affermazione “Dio, Il Signore, l’Eterno disse” o “così dice il Signore, l’Eterno”? Per esempio: Il SIGNORE disse a Mosè: "Sali da me sul monte e férmati qui; io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritto, perché siano insegnati ai figli d'Israele"(Esodo 24:12). Questo non vi dice nulla? È un’affermazione implicita del testo!
E il nuovo N. T. cosa sostiene riguardo all’ispirazione delle Scritture? Iniziamo dagli apostoli: Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? Qual è l'utilità della circoncisione? Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio (Romani 3:1-2). Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (II Timoteo 3:16). Questa invece è un’affermazione esplicita e difficilmente incomprensibile. Ma Cristo cosa disse? Vediamo: Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure uno iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto (Matteo 5:18). Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata), (Giovanni 10:35). Gesù sostenne che neppure uno iota (o apice) della legge (A.T.), ossia, la più piccola lettera dell’alfabeto ebraico che sarebbe un segno diacritico per distinguere le lettere ebraiche, sarebbe rimasto incompiuto. Quest’affermazione del Creatore dovrebbe farci riflettere. Ma non solo, Egli andò oltre, sostenendo la storicità del racconto biblico riguardo al diluvio quando paragonò la società degli ultimi tempi a quella dell’epoca di Noè: Come avvenne ai giorni di Noè, cosí pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti (Luca 17:26-27). Se il racconto fosse stato una narrazione mitologica perché usarla per avvertire l’umanità inerente a eventi futuri? Nell’illustrazione dei ruoli tra maschio e femmina condotta dall’apostolo Paolo è implicito considerare il fatto storico, contrariamente che valenza avrebbe l’ammaestramento se il tutto poggiasse su degli eventi fittizi (I Timoteo 2:13,14). E le profezie che la Bibbia contiene cosa indicano? Non provano che essa è ispirata, dato che nessuno è riuscito a oggi a compiere previsioni inerenti al futuro con un’affidabilità così alta? A quanto ammonta quest’aliquota? Attualmente all’81%. Perché? Nella Bibbia ci sono 735 predizioni per il futuro, 596 si sono avverate. Il rimanente non si è realizzato soltanto perché concerne i tempi della fine. Possiamo, quindi, dedurre, viste le 596 predizioni realizzate al 100%, che abbiamo un’attendibilità del 100%, anche se ancora manca il restante 19% delle profezie. Tutto questo dovrebbe condurci alla riflessione. E alla domanda: chi afferma che la Bibbia è ispirata? Possiamo dedurre a seguito di quest’esposizione che è Dio stesso per mezzo della Sua parola, e nella storia d’averLo compiuto verbalmente su questa terra nei giorni in cui albergò tra gli uomini. Meditiamo e ascoltiamo ciò che lo Spirito ci dice! Spero di concludere nel prossimo post.

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